AVELLINO CALCIO – Ospite degli studi di Sport Channel 214, il Direttore Sportivo dei Lupi Luigi Condò ha tracciato un bilancio del primo terzo di campionato, con un occhio all’ultima prestazione con la Virtus Francavilla e alle prossime gare con Foggia e Brindisi, senza dimenticare il mercato di gennaio e la situazione infortunati.
“Questa è una squadra composta da giocatori importanti in tutti i ruoli – ha subito ribadito il DS Condò, che non è rimasto sorpreso dal rendimento dei biancoverdi -. Noi, prima di prendere i giocatori, valutiamo gli uomini ed è ancora più difficile valutare questo aspetto. Il campionato è molto lungo, lo sappiamo, e ci sarà una bagarre fino a fine campionato. Noi abbiamo bene in mente il nostro obiettivo. Sappiamo di essere in una piazza importante e speriamo di essere all’altezza alla fine della stagione.
Rimpianti estivi? Noi dobbiamo guardare i nostri. Dobbiamo valutare quanto segnano i nostri, siamo contentissimi di quelli che abbiamo. Dobbiamo essere contenti dei gol che sta segnando Sgarbi, Marconi, Gori, lo stesso Patierno, che è fuori da un mese per infortunio. Pensiamo solo ai nostri.
Abbiamo sicuramente avuto tanti infortuni finora, questo è un dato di fatto. Le cause possono essere tante, dal cambio di preparazione al cambio di manto erboso, ma credo poco a queste cose. Abbiamo avuto anche molti infortuni contusivi, perché così è stato per Benedetti, per lo stesso Patierno. Tito ha saltato pochissime partite lo scorso anno, quindi c’è anche un pizzico di sfortuna a volte. Per il resto, si parla tanto di età, ma Cionek le ha giocate tutte l’anno scorso, Rigione ne ha saltate sei per un problemino, ma ha giocato tutto il campionato in Serie B.
Chi recupera in difesa? Valutiamo giorno per giorno, sono in fase di guarigione, perché alcuni giocatori sono prossimi al rientro, ma bisogna fare delle prove sul campo, conoscere le sensazioni dei singoli, per non rischiare nulla. Sappiamo di avere delle problematiche, ma non da ieri, però dobbiamo sapere che quelli che sono fuori non sono gli ultimi arrivati. Anche domenica a Brindisi troveremo una soluzione, la troverà mister Pazienza.
La sciarpata della Sud? È una piazza che c’ha poco a che fare con questa categoria. La conoscevo bene Avellino perché c’ho giocato tante volte contro, ma viverla da vicino è veramente bello, perché c’è un entusiasmo incredibile e noi cercheremo sempre di alimentarlo con prestazioni e soddisfazioni.
Troppo entusiasmo? Quando si vince una partita importante, come quella di Catania, scatta quella cosa dentro che può portare minimamente ad esaltarti. Ma è una cosa fisiologica, l’entusiasmo è bello e va fomentato. Poi è chiaro che non si è fatto ancora nulla, perché una vittoria non incide in maniera decisiva sul risultato finale.
La società? Ho un ottimo rapporto con la famiglia D’Agostino, sono persone che ci stanno facendo lavorare in modo sereno, tranquillo, rispettando i ruoli e standoci vicino. Perinetti, per me, è come un guru, che ha fatto calcio ad altissimi livelli. Uno come me può solo cercare di apprendere, di capire i dettagli che fanno la differenza in questo lavoro. Ho ammirazione della persona, oltre che del professionista. Come gestisce la sconfitta? Lui vive molto la squadra, ci tiene tantissimo a questa stagione, e se non va una cosa c’è sofferenza. Proprio per la voglia e per la professionalità che stiamo mettendo in questo progetto. Tende a chiudersi e a isolarsi, ma ci sono anche volte in cui si arrabbia.
Il girone C? La Juve Stabia è prima in classifica alla 12a giornata e quindi è da considerare una squadra che lotterà fino alla fine. Il valore del Benevento lo conosciamo, così come quello di Crotone e Taranto. In questo momento non c’è griglia, perché ne mancano 26 ed è veramente difficile fare griglie. Sappiamo che, ad oggi, il Benevento ha una rosa che ha poco a che fare con la categoria, perché con gran parte di questo organico puntava a vincere la B lo scorso anno. Noi sappiamo di essere una squadra forte e proveremo a dargli filo da torcere. C’è una Juve Stabia che non è più una sorpresa, ma ce ne sono anche altre.
Mercato di gennaio? Sicuramente faremo qualcosa in difesa, per sistemarci numericamente. Parlare di mercato, però, mi sembra un po’ riduttivo in questo momento, a due mesi dall’apertura della sessione invernale. Vedremo.
Pazienza? È entrato bene nella piazza a livello caratteriale, è un professionista molto serio, molto pacato, dimostra anche più esperienza dell’età che ha. Noi speriamo di fare grandi risultati insieme, ma evidentemente i trascorsi da calciatore gli permettono di essere già avanti in tal senso”.
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