SERIE C – L’ACR Messina rischia di non potersi iscrivere al prossimo campionato di Lega Pro. In vista della stagione sportiva 2023-24, il presidente Pietro Sciotto ha ampiamente annunciato il suo disimpegno, mettendosi alla ricerca di un acquirente affidabile e in grado di garantire la continuità della società peloritana. Tramontata l’ipotesi Manuele Ilari, almeno per il momento, resta aperta la partita con l’imprenditore Fabrizio Mannino.
Nella giornata di ieri, le parti si sono nuovamente incontrate in città, insieme ai rispettivi consulenti e al Sindaco Federico Basile: come confermato dai colleghi della Gazzetta del Sud, é ancora ampia la differenza tra domanda ed offerta, con particolare riferimento alla valutazione finanziaria complessiva del club (circa 3 milioni di euro esclusi costi di gestione, ndr). Si è così registrato un inevitabile rallentamento delle operazioni, quando siamo ormai a meno di 48 ore dalle prime scadenze e dalla famigerata dead-line del 20 giugno.
Restano da saldare le spettanze dell’ultimo trimestre, un onere a cui dovrà verosimilmente far fronte lo stesso Sciotto, in attesa di novità sostanziali. Se la trattativa con Mannino non dovesse subire una sensibile accelerata in queste ore, toccherebbe all’attuale patron biancoscudato occuparsi delle incombenze da cui dipende la sopravvivenza del Messina fra i Pro. Intanto, dopo aver recitato l’importante ruolo di intermediario, sembra essersi tirato fuori dalla contesa proprio il primo cittadino messinese: “Il mio impegno sulla vicenda Messina è terminato – ha ribadito Basile -. Ho fatto tutto il possibile, adesso spetta alle parti trovare un eventuale accordo e dimostrare, rispettivamente, di volere vendere e acquistare”.
Ora, tutto dipende da Sciotto e dalla volontà di chiudere di Mannino: un “compromesso” consentirebbe al primo di chiudere una tormentata parentesi lunga 6 anni, al timone del sodalizio siciliano, e al secondo di intraprendere un percorso ambizioso, chiamato a cancellare con fatti e risultati alcune ombre che non convincono, ad oggi, parte dei tifosi.
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