L’attesa continua a lacerare gli animi dei tifosi dell’Avellino, ormai fermi all’ultima figuraccia dello scorso 23 aprile e ancora scossi dalle dinamiche che hanno caratterizzato l’addio anticipato di Ernesto Salvini. Contestualmente, è inevitabile iniziare a disegnare il profilo umano e professionale di Giorgio Perinetti, attuale direttore dell’area tecnica del Brescia Calcio, scelto dal patron Angelo Antonio D’Agostino per guidare la definitiva ripartenza biancoverde.
A Siena, il direttore Perinetti ha vissuto una delle sue ultime esperienze, incontrando anche vecchie conoscenze del calcio irpino come Gill Voria, ex difensore dell’US Avellino intervenuto oggi ai microfoni di Radio Punto Nuovo: “Salvini e Perinetti sono due profili anche simili, due persone di grande personalità, che quando parlano sanno farsi ascoltare – ha subito precisato l’allenatore dell’U15 della Robur Siena -. Due personalità importanti del mondo del calcio, che hanno fatto bene negli anni e vantano un credito importante. Perinetti ha qualche anno in più e ha una storia più lunga, che non devo stare certo io a presentare.
Perinetti è una persona che non fa sentire il peso delle sue esperienze. Parla con modi giusti, pacati, ma allo stesso tempo ti fa capire la direzione che devi prendere. Più che il bastone, usa il dialogo, ma quando ci parli ti fa capire la direzione da prendere, perché ha grande personalità. Ti indirizza tramite dialogo e personalità. Io l’ho conosciuto solo come allenatore del settore giovanile, ma quando abbiamo avuto modo di parlare mi ha sempre dato l’impressione di essere una persona che sa perfettamente dove va, in che direzione va e quello che deve fare.
Le difficoltà dell’Avellino? È un momento storico veramente difficile per tante squadre e per la categoria in generale. Si spendono e si perdono tanti tanti soldi, senza riuscire a centrare i risultati. Anche ad Avellino, così come in altre piazze del genere, non puoi limitarti a fare la squadretta giovane, che fa minutaggio o tenta di salvarsi, perché c’è una storia da rispettare. Chi va ad Avellino, deve sapere che si gioca per vincere o almeno per fare campionati importanti”, ha concluso Voria.
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