AVELLINO CALCIO – Per la famiglia D’Agostino è ormai tempo di pensare al futuro, una volta archiviata la deludente stagione sportiva 2022/23. C’è un nuovo campionato da programmare, una dirigenza da rifondare e una squadra che sarà profondamente modificata, complici gli errori delle ultime sessioni di mercato e il rendimento di alcuni singoli nell’arco di tutta l’annata. In tal senso, il primo tassello dell’Avellino che verrà dovrebbe essere rappresentato da Ernesto Salvini, esperto dirigente oggi in forza alla Robur Siena.
Classe ’70, originario di Anzio, ha già incontrato il patron Angelo Antonio D’Agostino nel mese di marzo, per imbastire un discorso che possa concretizzarsi a partire da maggio, appena il club toscano avrà concluso il suo percorso playoff e affrontato le tappe previste dalla giustizia sportiva, con i bianconeri recentemente deferiti e penalizzati con un -2 in classifica per via di mancati adempimenti Irpef.
Grande conoscitore di carte federali, solido gestore e trait d’union fondamentale tra proprietà e area tecnica ai tempi del Frosinone, società di cui è stato direttore generale dalla stagione 2013/14 al campionato 2019/20, aprendo la sua esperienza con la vittoria dei playoff di Lega Pro e chiudendola con la sconfitta in finale playoff di Serie B, dopo aver conquistato la massima serie per ben due volte.
La prima missione di Salvini, qualora dovesse essere ingaggiato ufficialmente dal numero uno dei Lupi, sarà quella di sciogliere il nodo Massimo Rastelli, allenatore che appare sempre più vicino all’addio. Resta da capire in che termini, considerando i vincoli contrattuali e il tipo di accordo stipulato dal tecnico di Pompei nell’ottobre 2022.
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