Nuovamente intercettato dai microfoni di TuttoC.com e TuttoMercatoWeb.com, Giovanni D’Agostino é tornato a parlare del difficile momento dell’Avellino di Massimo Rastelli, reduce da tre sconfitte consecutive contro Cerignola, Viterbese e Virtus Francavilla, facendo mea culpa e proiettandosi così all’immediato futuro.
“Non ricordo una contestazione così dura nella nostra gestione, – ha detto D’Agostino Jr – sentendo quanto si sta portando avanti contro il Direttore De Vito. Inutile in questo momento trovare i capri espiatori, non serve e non li cercheremo di certo noi. Il Direttore ha un contratto in scadenza, al termine di un anno e mezzo di progetto, ed è chiaro che alla fine della stagione faremo delle valutazioni. Ora pensiamo a Foggia e Catanzaro, sono prove di playoff. Giannitti? Potete immaginare il mio telefono negli ultimi giorni… Avellino viene vista come la gallina dalle uova d’oro, siamo una società seria e in tanti vorrebbero farne parte. Non ho assolutamente parlato con Giannitti, come sento dire in giro. Non abbiamo avuto alcun contatto, poi non so se ha parlato con qualcun altro in società, ma non mi risulta. La posizione di Rastelli? Non dimentichiamoci che ha rilevato la squadra in zona playout e oggi siamo comunque ai margini della zona playoff, nonostante tutto. I tifosi ci contestano la prima parte di stagione, soprattutto. Ora sono cambiate le dinamiche, il progetto tecnico e anche la strategia di mercato é stata condotta da Rastelli e De Vito in piena sintonia”.
“Tutti contro tutti, non vince nessuno – ha ribadito l’Amministratore Unico dell’IDC all’alba dell’intervista -. Il calcio, per come la vedo io, dovrebbe unire. Soprattutto in una zona come la nostra, dove è una delle poche cose davvero trasversali della provincia, non deve dividere. E invece ci siamo disuniti: vuol dire che non siamo stati bravi noi come club, in tutte le sue componenti, a compattare l’ambiente. Non siamo stati bravi a mediare fra tutte le parti in gioco, dai tifosi alla stampa.
Io penso che in questo momento ognuno, a seconda del proprio ruolo, debba fare un passo indietro rispetto alle proprie posizioni – l’appello di D’Agostino -. L’obiettivo è sempre quello: unire. Io lo dico chiaramente: sono stato tra coloro che hanno portato a questo clima. Il 4 maggio, in una conferenza stampa divenuta famosa, ho alzato un po’ troppo i toni. Però la situazione all’epoca era molto diversa, era irreversibile: venivamo da due anni di delusioni e di cattiva gestione. Adesso il quadro è molto diverso, la situazione non è irreversibile: mettendo da parte tensioni e frizioni possiamo ancora continuare a spingere la squadra a uscire da questo momento. Io credo nei playoff, dobbiamo arrivarci bene e ce la giocheremo”.
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