LEGA PRO – Nel calcio professionistico italiano continua a tenere banco la proposta portata avanti dalla Lega presieduta da Francesco Ghirelli per contrastare la crisi energetica che investirà anche il football nostrano di qui a breve: il numero uno della Serie C é intenzionato ad anticipare la maggior parte delle partite alle 12:30 e alle 14:30, per garantire la disputa degli incontri alla luce del sole, senza necessità di accendere i riflettori.
In queste ore, sono arrivate anche le parole di Gabriele Gravina, Presidente FIGC, e Mauro Balata, oggi alla guida della Lega B, che hanno sottolineato l’urgenza di una “rivoluzione di sistema”, piuttosto che il continuo ricorrere a cure esclusivamente palliative. Dello stesso avviso Ghirelli, che ha supportato il pensiero di Balata attraverso un comunicato emesso in mattinata dalla Lega Pro.
LA RISPOSTA UFFICIALE DI FRANCESCO GHIRELLI A MAURO BALATA
In riferimento alle dichiarazioni del Presidente della Serie B Mauro Balata sugli orari anticipati delle partite riportate da alcuni media dove dichiara “Giocare al mattino è un palliativo, servono altre misure per contenere i costi”, il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli afferma: “Ringrazio Mauro Balata che ha inquadrato il tema e non poteva che farlo con competenza e sensibilità. Il cambiamento degli orari delle partite permette di giocare grazie alla luce dei raggi solari e questo consente di abbassare i costi in periodo di emergenza. Le cure palliative non portano quindi alla guarigione della malattia ma, attraverso un approccio globale e interprofessionale, permettono la cura della persona con malattia grave, cronica, evolutiva e/o in fase terminale al fine di migliorare la percezione della qualità della vita. Il calcio, come spiega Mauro, è esattamente in questa situazione e se quindi si può aiutare in questo modo è già una acquisizione ‘rivoluzionaria’ rispetto alla ‘supponenza’ di un passato recente.
Per cui giocare nelle ore diurne e non in notturna abbassa i costi e sottolinea l’esigenza di dover cambiare stili di vita perché la crisi energetica non è temporanea. Le cure palliative consentono al paziente, ai parenti e agli amici vicini e lontani di capire che si può guadagnare tempo e contribuiscono a far capire quanto sia importante ‘la percezione della qualità della vita’.
La crisi energetica nel calcio deve farci realizzare le misure strutturali di cui c’è bisogno: cambiamento di stile di vita, energia da fonti rinnovabili, stadi green, nuove politiche per trasporti “leggeri”, ecc. Ringrazio Mauro Balata, così si ragiona a sistema e si fa ‘gioco di squadra’ nel calcio italiano”.
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