AVELLINO CALCIO – Dietrofront della società biancoverde: mister Piero Braglia resta sulla panchina della prima squadra dell’U.S. Avellino 1912. Qui di seguito le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Angelo Antonio D’Agostino in conferenza stampa.
Dietrofront Avellino Calcio: le dichiarazioni di Braglia in conferenza stampa
Queste le parole del Presidente D’Agostino in sala stampa: “Abbiamo organizzato quest’incontro perché siamo abituati a metterci la faccia nelle cose che facciamo. La classifica non ci sta dando quello che ci aspettavamo e quindi ci sembrava giusto da parte nostra fare il punto sul progetto che abbiamo in mente e che abbiamo costruito. Non è facile smontare i progetti che si costruiscono. Ho passato le ultime ore a pensare ad un eventuale cambiamento, ma al momento pensiamo di non poter smontare quanto costruito. Mister Braglia è stato confermato non più tardi di 2 mesi fa e merita la nostra fiducia. Io non ho mai fallito nella mia vita professionale e non voglio certo fallire adesso.
Andiamo avanti insieme, l’obiettivo rimane lo stesso e siamo qui per ribadirlo ancora una volta. È un momento di crisi, questo è evidente, però intendiamo uscirne in maniera seria come sempre. Andiamo avanti così, con fiducia, salvo che non dovesse precipitare ulteriormente la situazione.
Le dichiarazioni di ieri? Ci siamo presi 36 ore di riflessione. Ieri non era la foga elettorale, ma una considerazione normale in un momento difficile. Le cose non stanno andando bene e stiamo valutando anche un possibile cambio, questo ho sottolineato. Credo che siamo alla svolta. Io non ritengo di aver sbagliato: mister Braglia non è l’ultimo arrivato. In queste 36 ore abbiamo fatto un’indagine per capire se ci fosse qualcosa di meglio, ma proprio per l’importanza del progetto un allenatore di un certo calibro vuole farsi la squadra da sé. Proprio perché sa i rischi e le responsabilità a cui va incontro, in una proprietà e in un progetto così importante. È stato sbagliato qualcosa, ma non si è sbagliato tutto.
Il perché di questi risultati? Sono tanti i fattori, anche gli infortuni incidono su quello che è uno schema disegnato in estate durante il mercato. Domenica è stata fatta una pessima partita e su quello abbiamo dato uno scossone alla squadra, consapevoli di dover fare meglio già a partire da sabato. I risultati sono quelli che sono e le critiche è giusto che ci siano, sia da parte della stampa sia da parte della piazza, perché il momento di crisi c’è. Io, personalmente, pensavo ci fosse un problema nello spogliatoio, ma abbiamo appurato che non è assolutamente questo il problema.
Il nostro progetto è veritiero, è serio, e proprio per questo non si può buttare tutto all’aria, non sarebbe giusto. Qui stiamo parlando di mister Braglia, non di uno qualsiasi. Il Catanzaro ha gli stessi punti nostri e ha un organico pari al nostro, ma anche lì non si sta smontando nulla. Io, in questo progetto, non sono solo il costruttore, ma anche parte della progettualità e della costruzione. Non ci aspettiamo certo di campare alla giornata, ma di avere un progetto che abbia degli sviluppi ben precisi. Al momento non ce li abbiamo, è evidente, inutile nasconderci. Allo stesso tempo, non credo che sia una crisi tale da portare ad un cambio ora.
I rinnovi di contratto? Non c’è nessun contratto da rinnovare, a parte uno o due. Ma non c’è nessun problema da questo punto di vista. Qui stiamo parlando di calcio e di parte tecnica. Ho già detto quello che dovevo dire a chi camminava in campo domenica a Viterbo. E a Viterbo hanno camminato tutti, non solo due o tre. I conti sono apposto, nessuno avanza niente.
Cosa succede se si perde sabato? Non siamo ancora nella situazione di dover prendere decisioni drastiche. Ci siamo presi 36 ore di tempo per riflettere e valutare il tutto. So solo che siamo a -9 dalla prima e c’è tutto un campionato da giocare. Una scelta azzardata ci potrebbe portare a un peggioramento dell’attuale situazione. Se si dovesse perdere sabato, vedremo il da farsi. È chiaro che se si dovesse perder male, potrebbe essere necessario un cambio. Vediamo.
Chi vi sta parlando è uno che depone difficilmente le armi: se fosse necessaria una decisione drastica, siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità, ma dobbiamo essere sicuri del momento in cui si vanno a prendere determinate scelte.
Fiducia a tempo? La fiducia nei confronti di Braglia è incondizionata, ma è normale che sia condizionata dai risultati e dalla posizione in classifica che vedremo a dicembre. Se si dovessero perdere le prossime tre, è normale che la fiducia non possa essere incondizionata. Ci sarebbe qualcosa che non va. Il mister, detto questo, crede nella squadra e crede in quello che è stato costruito. Siamo sicuri che ci possa essere la svolta a partire dalla prossima partita.
Il lavoro del Direttore Di Somma? Abbiamo lavorato a quattro mani durante il mercato, cercando di mettere a disposizione le risorse utili per cambiare modulo e prendere altri calciatori. Anche a proposito del famoso bomber, il mister ha detto chiaramente che era apposto così.
La gestione degli infortunati? Ne abbiamo parlato con il mister e con lo staff, per capire se c’era o meno un problema. Il mister ci ha confermato di aver avuto l’ok per Kanouté domenica, poi si è fatto male. Abbiamo sensibilizzato anche questo aspetto. Ritiro punitivo? Per adesso non c’è stata nessun tipo di richiesta sotto questo profilo. Siamo a disposizione per qualunque cosa.”
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