AVELLINO CALCIO – Ospite di Contatto Sport, trasmissione in onda su Prima Tivvù, il Presidente Angelo Antonio D’Agostino ha fatto il punto sull’attuale momento dell’Avellino, reduce dalla prima vittoria stagionale e prossimo ad affrontare il Catanzaro nel big match della 6a giornata di Serie C.
Queste le parole del Presidente D’Agostino a margine del successo interno contro il Potenza: “Vittoria che stavamo aspettando, abbiamo fatto un’ottima prestazione, spero sia la prima di una lunga serie. Siamo contenti di questa prima vittoria anche se fino ad ora eravamo stati un po’ sfortunati. Speriamo di continuare così insomma.
L’abbraccio con la Curva Sud? È stato veramente qualcosa di bello, poi fare la prima vittoria in casa con i tifosi della Sud… È qualcosa che ci mancava veramente tanto, lo abbiamo sempre detto ed è stato davvero così. Speriamo di poter ospitare sempre più tifosi allo stadio, vedremo se ce ne daranno la possibilità nelle prossime settimane.
L’esperienza dell’anno scorso? È rimasto il sacrificio di tutti noi, della società in primis, perché siamo stati obbligati a fare un percorso completamente nuovo a causa del Covid. Noi abbiamo preso la squadra a febbraio nel 2020, poi è scoppiata la pandemia e siamo stati catapultati in questa disavventura. Un’esperienza brutta, che non ci ha permesso di stare insieme ai tifosi e di dimostrare quello che abbiamo fatto. Tanti sacrifici, tantissimi tamponi, al di là dell’epilogo. Abbiamo disputato un ottimo campionato, pur essendo stati travolti dal Covid.
Ambizioni? Noi abbiamo costruito la squadra per determinati obiettivi, insieme al direttore sportivo e al mister. Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità e se tutto dovesse andare nella direzione che vogliamo, penso che tutto possa andare per il meglio. Del resto, la conferma dell’area tecnica è stata figlia proprio della volontà di dare un’altra possibilità a una coppia (mister e DS, ndr) che ha fatto bene l’anno scorso. Detto questo, il calcio non è una scienza esatta: uno può essere un buon imprenditore, ma poi in campo ci vanno i calciatori e dopo 4-5 giornate non si possono tirare le somme.
Il clima nello spogliatoio? Ieri ho visto diverse facce sorridenti, c’era molta soddisfazione anche dopo i risultati precedenti, che la squadra non aveva meritato. Siamo stati un po’ sfortunati. Ho visto un buon gioco, ho visto un Avellino che mi piace, una squadra in crescita e che si toglierà delle soddisfazioni.
Militiamo in un girone molto ambizioso, abbiamo delle squadre molto rognose dal punto di vista calcistico. Sono anni che tante squadre ci stanno provando a risalire, in Serie C è molto difficile vincere un campionato, paradossalmente è più facile vincerlo in Serie B. La Serie C è un campionato con tante sfaccettature, dove la qualità del calcio non è sempre veritiera: in campo, magari, disputi una partita ottima, ma poi non vinci per determinati episodi. Ricordiamoci che non c’è il VAR, che invece è stato inserito in Serie B, quindi sei inevitabilmente penalizzato in certe occasioni.
La visita a Montevergine? Vista la sfortuna avuta e vedendo gli ultimi episodi, abbiamo deciso di rispettare il solito rito, andando a Montevergine per chiedere aiuto anche a Mamma Schiavona. Direi che ha portato bene.
Ristori per i club di Lega Pro? L’anno scorso abbiamo lavorato tanto con il Presidente Ghirelli su questo fronte, senza ottenere granché, adesso sembra si sia sbloccato qualcosa, ma stiamo aspettando alcune firme e l’iter burocratico. Dovrebbe arrivare qualcosa almeno per coprire parte delle spese sanitarie. Il punto è che in Lega Pro abbiamo gli stessi obblighi dei club di Serie B e Serie A, senza avere gli stessi introiti. Incassa qualcosa solo chi fa minutaggio con i giovani, ma bisogna anche dire che di giovani buoni ne scendono pochi in Serie C, quindi alla fine ci si ritrova penalizzati.
Il Catanzaro? Dobbiamo pensare solo a noi, al di là dei possibili cambi di allenatore sulle panchine altrui. Non ci devono interessare, pensiamo a noi e vediamo di vincere. Noi siamo l’Avellino, non dobbiamo avere paura di nessuno, dobbiamo scendere in campo con la determinazione giusta, perché con il materiale che abbiamo non siamo secondi a nessuno. Dobbiamo andare in campo con la consapevolezza che siamo l’Avellino.”
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