AVELLINO CALCIO – Direttamente dalla piazza principale del Comune di Sturno, l’U.S. Avellino 1912 ha presentato ufficialmente i primi due acquisti di questa sessione di mercato: Francesco Forte e Gabriele Rocchi.
Il primo a parlare è stato l’estremo difensore calabrese, reduce dall’ultima annata con la maglia della Carrarese: “Prime sensazioni molto positive, – ha detto Forte – perché abbiamo iniziato da 10 giorni a faticare in maniera seria, con un gruppo subito affiatato. La piazza si commenta da sola, perché è una piazza bellissima, caratterizzata da una società e da una tifoseria gloriosissima. Mister Braglia? Non lo scopro di certo io. In questi giorni, ci sta dando già un impatto notevole su ciò che vuole e sul suo modo di giocare. Stiamo lavorando molto bene.
Problema Covid? È difficile in questo momento perché devi trovare le motivazioni in te stesso. Sei un professionista e devi concentrarti per riuscire a dare il meglio in ogni partita, in attesa del ritorno dei nostri tifosi allo stadio. Saranno sicuramente il 12° uomo in campo, ci aiuteranno soprattutto in alcuni momenti della partita, quando avranno la possibilità di tornare allo stadio.
La trattativa? Quando c’è stata questa opportunità, non c’ho pensato su due volte. Conosco la grande tradizione di portieri dell’Avellino, poi affrontai i Lupi in una finale playoff nel 2010, assaporando già il calore della piazza avellinese. Dopo una lunga gavetta, mi sento pronto per questa nuova avventura. Il Presidente D’Agostino? Mi ha fatto subito un’ottima impressione, infatti non ho dubitato nell’accettare, perché qui c’è un progetto importante ed ambizioso.
Per un giocatore, credo che Avellino sia una tappa fondamentale. È un onore far parte di una società gloriosa e storica. Noi stiamo lavorando, è chiaro che non siamo ancora al completo, ma la società sta lavorando bene anche sul mercato. Sanno cosa serve al mister e a questa squadra.
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Il reparto arretrato? Ci sono giocatori di livello, da Miceli a Rocchi, passando per Ciancio e per Fabiano Parisi, un giovane importantissimo per l’Avellino e per tutto il movimento.
Mi sento un giocatore cresciuto, perché nel 2010 avevo appena compiuto 18 anni, quando affrontai l’Avellino con la maglia della Vigor Lamezia. Ora mi sento maturato, ho giocato tante partite in Serie C con diversi giocatori importanti.
Il mio idolo? Essendo tifosissimo dell’Inter, sono cresciuto con il mito di Francesco Toldo. Nell’era attuale, mi piacciono molto Handanovic dell’Inter e Neuer del Bayern Monaco. Sono portieri a cui cerco di strappare qualche segreto, visionandoli continuamente.
Il senso di appartenenza lo percepisco dai tifosi stessi, dal fatto che mi sono informato e che ho capito quanto ci tengono all’Avellino. Vivono h24 per questi colori e noi dobbiamo dare tutto in campo per loro.
L’arrivo di un altro portiere? La titolarità me la sono sempre guadagnata sul campo, nelle ultime stagioni ho sempre giocato 30 partite all’anno. Toccherà al mister decidere, io sono qui per lavorare e rispettare le scelte dell’allenatore. Ben venga l’arrivo di un altro portiere di livello.”
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