SAN TOMMASO – Giornata dedicata alla presentazione ufficiale di mister Stefano Liquidato in casa A.C.D. San Tommaso Calcio 1978.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate, questa mattina, dai protagonisti della conferenza stampa.
Direttore Generale Annino Cucciniello: “Per noi è una cosa nuova, una tappa della nostra crescita graduale. La categoria richiede sicuramente un impegno diverso, ma siamo pronti e non abbiamo nessun tipo di timore. Oggi partiamo ufficialmente, la categoria richiedeva un organigramma completo, dopo anni vissuti con poche persone alla guida della società. Abbiamo preso un addetto stampa, abbiamo completato alcuni ruoli, cose che prima non abbiamo mai avuto. L’obiettivo è mantenere lo status familiare che ha sempre contraddistinto il San Tommaso.
Abbiamo scelto, come vedete, un mister di tutto rispetto come Stefano Liquidato. Vederlo qui mi riempie di soddisfazione, lo conoscete bene un po’ tutti. Sarà lui a presentare il suo staff, ma l’obiettivo della società è mantenere la categoria, fare un campionato tranquillo e cercare di evitare figuracce. Come ho scritto sui social in questi giorni, Serie D non ti temiamo. Questa è senza dubbio una categoria da sogno per il Rione e per tutta la società.
Questione stadio? Al momento il De Cicco di Pratola Serra non è pronto, ma i lavori stanno proseguendo senza sosta. In questo momento, dico a malincuore, usufruiremo dello Stadio Partenio-Lombardi, perché lì a Pratola Serra siamo stati trattati veramente benissimo e abbiamo coltivato un sogno proprio lì. Per me sarebbe soltanto un orgoglio e un’emozione sedere sulla panchina del Partenio, perché sono e sarò sempre un tifoso biancoverde.
Collaborazione con l’Avellino Calcio? Beh, credo che avere una realtà consolidata in serie D sia un bene per tutti, anche per l’Avellino Calcio. La campagna abbonamenti stanno andando bene ma ci aspettiamo sicuramente di più. Vero che il calcio di oggi è strettamente legato ai risultati, quindi dovremo essere anche noi ad avvicinare la gente.
Le trattative condotte finora? Sicuramente ho provato grande emozione a confrontarmi con giocatori che avevo visto solo su campi importanti e di categorie superiori. Abbiamo una sede e anche chiudere delle trattative qui è stato sicuramente speciale, per una società che negli ultimi anni aveva chiuso acquisti anche nel semplice bar di turno. Non mi vergogno a dirlo, anche perché prima non avevamo le capacità per fare un determinato mercato.”
Mister Stefano Liquidato: “È un piacere essere qui, in una realtà piccola, in una costola di Avellino, una costola che ritengo attualmente molto importante per tutta la provincia irpina. Siamo una realtà e dall’ultima settimana di giugno abbiamo cominciato a lavorare con il direttore e con tutta la società per costruire una squadra più competitiva possibile.
Sono emozionato, inutile negarlo, perché questa conferenza mi riporta ad un anno fa, quando parlavo di Avellino con voi della stampa locale e ora mi ritrovo a parlare di San Tommaso. Vi posso assicurare che questa società è pronta per la Serie D, ha una società e uno staff tecnico all’altezza della categoria.
Vi presento il mio staff: Nicola Iasio, mio collaboratore in primis, che mi supporta e mi sopporta ogni giorno e in ogni mia scelta. Poi c’è Fernando Saccomanno come preparatore atletico, ragazzo giovane e preparato, che ha tanta voglia di fare. Inoltre, c’è Angelo Rossi, storico preparatore dei portieri, che ha come unico vizio quello del fumo (ride, ndr). Avrà a che fare con ragazzi giovani, con un discorso Under, quindi credo che sia davvero la persona migliore per questo. Ultimo, non per importanza, Peppe Guerriero, il nostro segretario, fondamentale anche in fase di trattativa.
Le premesse ci sono e sono buone. Da quando sono arrivato qui, ho davvero sentito un senso di famiglia importante. Del resto, senza ciò non si sarebbe potuti risalire dalle ceneri della Promozione. Vedo sempre il direttore ringraziare i giocatori e mister Messina, ed è giusto, perché se siamo qui è merito loro, che hanno vinto due campionati di fila. Ora siamo qui noi e vogliamo mantenere questo status di famiglia. Non ci poniamo limiti a livello di obiettivi, la società sta mettendo a mia disposizione un materiale importante. Poi è chiaro che dipende anche dal girone in cui saremo inseriti, ma finora sono contentissimo della squadra che mi ha messo a disposizione la società. Non abbiamo perso tempo e questo è sicuramente un vantaggio.
Conosco la maggior parte dei giocatori scelti, loro conoscono me e questo è senza dubbio un bel punto di partenza. Posso dire che ci sarà tantissimo da lavorare, ma a noi il lavoro e il sacrificio non fanno paura, non devono farci paura. La società è vigile sul mercato per qualche altro innesto, sicuramente non andremo a prendere altri giocatori Over, perché siamo apposto da quel punto di vista. Forse siamo carenti in un preciso ruolo, ma in generale siamo riusciti a superare dei piccoli problemi nel costruire questa squadra. Gli addetti ai lavori leggevano San Tommaso e non venivano impressionati dal nome e dal blasone della società. Poi hanno visto venir su una squadra importante e gli stessi procuratori sono venuti a bussare alla nostra porta, vedendo una realtà importante.
Il discorso dei gironi è chiaro che pesa. Per un discorso di continuità toccherebbe anche a noi il girone sardo-laziale, ma vedremo cosa succederà. Non possiamo scegliere il girone che più ci aggrada. In ogni caso siamo pronti ad affrontare qualsiasi sfida. Ci piacerebbe essere il nuovo Chievo (scherza, ndr), ma il nostro obiettivo è continuare un percorso di crescita e dare stabilità al San Tommaso Calcio. Siamo in Serie D, non è più un sogno e come dice il buon direttore generale non temiamo questa categoria.
Lo stadio? Ovvio che faremo di tutto per giocare nel nostro quartier generale, perché lì si è vinto un campionato e siamo sempre accolti benissimo dalla cooperativa. Allo stesso tempo, però, penso che San Tommaso sia una costola importante di Avellino e credo abbia tutto il diritto di giocare nello stadio di riferimento di Avellino, quindi al Partenio-Lombardi. Se lo chiedete a me, è chiaro che mi piacerebbe giocare al Partenio, perché penso che il San Tommaso come società e come Rione avellinese meriti di giocare lì.
Non dimentichiamoci che questa società ha una sede e questa è una cosa molto importante, che a volte non possono permettersi neanche squadre di altre categorie. È una sede a disposizione della città di San Tommaso oserei dire, 20.000 abitanti non sono assolutamente pochi.”
La stagione del San Tommaso inizierà questo pomeriggio alle ore 16.00 al “De Cicco” di Pratola Serra.
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