A due giorni da Cesena-Avellino, Raffaele Biancolino ha presentato in conferenza stampa il prossimo impegno dei Lupi, che domenica faranno visita alla squadra di Mignani in occasione della 12a giornata del campionato di Serie B.
Le dichiarazioni di Biancolino alla vigilia di Cesena-Avellino
Queste le parole di Raffaele Biancolino nel pre gara: “È stata una buona settimana, settimana di lavoro, dove abbiamo avuto un giorno in più per lavorare e per cercare di sistemare alcune cose, che nell’ultimo periodo non stanno andando nel miglior modo possibile. Sappiamo di affrontare una squadra forte e importante, che viene da una sconfitta, ma stanno facendo un po’ di fatica in casa, dove hanno conquistato solo 5 punti. Questo non significa che sarà una partita facile, perché è una squadra costruita per un obiettivo importante e che viaggia a un ritmo importante.
Come si trova l’equilibrio? Con il lavoro, sicuramente, con concentrazione ed equilibrio, dal 9 luglio ad oggi. Abbiamo iniziato su questo tipo di sistema, però in questa categoria appena molli ti fanno male. Solo con il lavoro e la buona volontà di tutti, bisogna mettersi a disposizione per evitare le cose che ci stanno capitando. Solo con il lavoro si migliora questo aspetto.
Come ho ritrovato Patierno? Chicco è tornato però sappiamo tutti che non è in grado di affrontare un certo tipo di allenamenti, perché va controllato quotidianamente. Ora non deve affrettare i tempi, perché abbiamo bisogno di lui e va a confrontarsi con un reparto offensivo forte, che diventa ancora più forte con lui. Non deve affrettare i tempi perché secondo me non è una cosa che si risolve in breve tempo. Io lo spero, però bisogna vedere con i dottori il percorso che deve continuare a fare.
Le scelte dei singoli? A centrocampo è il reparto in cui abbiamo un po’ più di scelte. Abbiamo cambiato a volte nelle ultime partite, per dare spazio anche a chi aveva caratteristiche diverse, in base all’avversario. L’importante è mettermi in difficoltà, giorno dopo giorno, è quello che chiedo. Qui si possono trovare dalla tribuna a giocare nei primi undici. La difesa? Stiamo cambiando un po’ di più in quel reparto, ma per cercare più equilibrio. Abbiamo cambiato difesa a tre e difesa a quattro, ora di nuovo a quattro, però cambiano le caratteristiche. È una squadra che vuole migliorarsi, vuole fare sempre bene anche in difesa, però stiamo facendo fatica. Ogni minima distrazione ci fanno gol. Quello che chiedo è di dare sempre il massimo e di andare avanti così. Tutino? Sta bene, continua a stare bene, non è ancora al 100%. Non è ancora il Gennaro che conosciamo tutti e che ha fatto quella carriera che conosciamo, però lo vedo e sta crescendo giorno dopo giorno.
Alternanza sulle fasce? Siete molto attenti… Ci sono tante soluzioni, ma cerchiamo la migliore per l’Avellino, sempre seguendo la strada del lavoro, che è quella più importante. Io le scelte le faccio in base alla settimana, poi sicuramente sbaglierò, perché qualcuno non sarà contento o sbaglierò io. Dovrò lasciare qualcuno fuori lista, perché c’è questa regola, ma l’importante è che tutti abbiano lo stesso obiettivo. Non chiedo di pensarci dopo le due ore di allenamento, perché si hanno altri pensieri, però a me serve che me lo dimostra in campo e quelle due ore che ci alleniamo insieme. Questa deve essere la nostra forza.
Rigione? Si sta continuando ad allenare, non sta ancora al meglio, però è un giocatore importante e so di poter contare su di lui.
A centrocampo ci sono giocatori importanti, anche se cambiano le caratteristiche. Dipende dalla partita che vogliamo fare, se di rimessa o di possesso con le nostre giocate. Dipende anche dall’aspetto mentale della mia squadra. La settimana scorsa ho visto una squadra che ha voluto a tutti i costi la vittoria, creando tanto e concedendo qualche palla in più. Quando attacchi con tanti giocatori, ci sta che lasci qualcosina all’avversario. Lì dobbiamo farci trovare pronti e aggiustare qualcosa anche con una giocata del singolo.
Iannarilli? Non è convocato, ha avuto un problema alla spalla, un fastidio che si porta indietro da un po’. Non può essere della partita e dei convocati. È out anche Pane, quindi convocato Marson.
Segnare un gol in più degli avversari? La mentalità è quella, ma ci sono le due fasi in una partita. Bisogna migliorare in fase di non possesso, perché poi lo sappiamo che questa squadra deve indossare giacca e cravatta quando ha la palla, perché ha grandi qualità nel palleggio. Poi è chiaro che qualcosa può essere modificato in fase di non possesso, ma dobbiamo essere convinti delle nostre forze e sapere che bisogna rincorrere quando non si ha la palla.
Siamo la seconda peggior difesa, e qualche gol in meno potevamo subirlo, ma siamo anche il terzo miglior attacco. E anche lì potevamo farne molti di più. Però mi hanno insegnato che vince chi subisce meno, perché davanti prima o poi uno lo facciamo, io così ragionavo anche da calciatore. Non prendiamolo che davanti uno lo faccio.
Palmiero? Lo bacchetto tanto, perché il suo è un ruolo delicato, in cui si toccano tremila palloni e un passaggio in meno può farci comodo, per andare subito verticali. Anche qualche cartellino in meno, è vero.
I tifosi? Sembro sempre di parte, oramai mi hanno visto crescere, ho fatto tante battaglie. Sono l’arma in più e conoscendoli mi aspetto ancora di più, perché hanno dimostrato sabato scorso quello che possono fare quando c’è da soffrire e da vincere una partita. Questa è la maglia della gente, che ci segue sempre e ci sta sempre vicino. Quando siamo uniti, possiamo sotto di uno o due gol, questa squadra, questa gente, questo popolo non muore mai.
Calcio mondo sessista? L’educazione parte da noi, probabilmente bisogna inserire qualche figura femminile in più, anche se possiamo avere due visioni diverse, tra chi ha vissuto il campo e chi no. Però sicuramente qualcosa va fatto, bisogna parlarne e forse inserire qualche figura in più”.
